MULTISPLIT - GUIDA ALLA SCELTA

Un multisplit è un motore esterno che può essere collegato a più unità interne, le quali possono essere, indistintamente, a parete, a pavimento, a soffitto, canalizzabili e a cassetta. Le unità multisplit, ognuna con la propria resa effettiva e potenza massima collegabile, vengono classificate a seconda del numero di attacchi in:

- dualsplit se hanno 2 attacchi o 2 porte;
- trialsplit se hanno 3 attacchi o 3 porte;
- quadrisplit se hanno 4 attacchi o 4 porte;
- pentasplit se hanno 5 attacchi o 5 porte;
- esasplit se hanno 6 attacchi o 6 porte.

Ma come si fa a determinare qual è il multisplit più idoneo a climatizzare un appartamento o un ufficio?
Innanzitutto bisogna stabilire il numero di ambienti (o stanze) da climatizzare, calcolare i kilowatt (kW) necessari per ognuno di essi (vedi dimensionamento termico) e, infine, raggruppare gli stessi ambienti per presumibile contemporaneità di utilizzo degli split (ad esempio zona giorno e zona notte).

Consideriamo ad esempio di voler climatizzare 3 ambienti di un appartamento. Siccome si tratta di 2 camere da letto e di un soggiorno, avremo che 2 delle 3 unità interne, generalmente, verranno utilizzate in contemporanea. I kilowatt necessari per climatizzare tali ambienti sono: 3,5 kW (zona giorno), 2,5 kW e 2,5 kW (zona notte). A questo punto, considerando la contemporaneità di utilizzo, vanno sommate le potenze delle unità interne: avremo così 3,5 kW per la zona giorno e 5,0 kW (2,5 + 2,5) per la zona notte. In virtù di questi dati sarà necessario un trialsplit da 5,4 kW con una potenza massima collegabile da 10,0 kW: infatti sia la potenza massima di utilizzo (5,0 kW) che la potenza totale delle unità interne (8,5 kW) sono compatibili con i valori dell'unità esterna.

Analizziamo, invece, un caso in cui gli ambienti da climatizzare vengono occupati durante le stesse ore della giornata, come nel caso di un ufficio.

Consideriamo, infatti, di voler climatizzare 3 ambienti di un ufficio, ognuno dei quali necessita di 2,2 kW per il condizionamento. In questo caso è necessario rispettare il valore della resa considerando che la somma totale delle potenze dei 3 split è di 6,6 kW (2,2 + 2,2 + 2,2). Alla luce di questi dati, pertanto, sarà necessario un trialsplit da 6,8 kW con una potenza massima collegabile da 12,0 kW: la resa di 6,8 kW garantirà, infatti, un utilizzo delle unità interne pari al 100%, anche in caso di utilizzo contemporaneo dei 3 split.

ATTENZIONE: è fondamentale che la somma dei kilowatt di tutte le unità interne non superi mai il valore della potenza massima collegabile del multisplit, così come è indispensabile che la potenza totale delle unità interne, che vengono utilizzate contemporaneamente, non debba mai superare il valore della resa.

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