Come hai potuto notare, Navigando sul nostro sito (in particolar modo nelle pagine delle unità esterne) avrai sicuramente notato le diciture: alimentazione monofase e trifase. Questi termini ti potranno sembrare complicati ed è per questo motivo che abbiamo deciso di fare chiarezza su questo argomento.
Innanzitutto bisogna precisare che monofase e trifase riguardano i circuiti elettrici dove scorre la corrente alternata: entrambi i sistemi, infatti, hanno un’andatura oscillatoria e ciò che li contraddistingue è il numero delle fasi (tra l'altro lo suggerisce il nome).
Che cos'è un sistema trifase?
Un sistema trifase è composto da 3 circuiti elettrici dove scorre una corrente alternata composta da 3 fasi di pari tensione e frequenza ma sfasate di 120°. In genere il voltaggio di questi impianti è di 380 V, anche se non mancano rari casi di vecchi impianti (anche domestici) alimentati con una corrente trifase a 220 V. Questa alimentazione viene utilizzata principalmente negli impianti industriali perché a parità di potenza i costi per i materiali dei generatori e dei cavi è di circa la metà. Il taglio dei costi però non è l’unico motivo: i sistemi trifase, infatti, oltre ad essere più semplici da realizzare sono anche più affidabili e funzionali visto che riducono notevolmente le dispersioni.
Per avere una scala di riferimento, possiamo affermare che i sistemi trifase vengono utilizzati in presenza di potenze superiori ai 6 KW. Questo valore è decisamente maggiore rispetto ai canonici 3 KW presenti negli impianti elettrici delle nostre abitazioni.
Ma quale dei due sistemi (monofase o trifase) è migliore? Nessuno dei due è migliore dell'altro poiché ognuno ha le proprie peculiarità che li rendono più adatti per certe applicazioni piuttosto che per altre.